Microsoft Word è un programma che tutti utilizziamo molto spesso, proprio per questo la notizia di una funzione rimossa ha lasciato senza parole. È ancora peggiorato.
Ci troviamo di fronte a un passo indietro rispetto a quello che ci potevamo aspettare da un software ormai da anni punto di forza di Windows. Hanno provato in tanti a imitarlo e di fronte a questo anche la Apple, spesso all’avanguardia e davanti sotto ogni punto di vista a Microsoft, si è dovuta inchinare ammettendo inferiorità. Tanto che sono molte le licenze vendute anche per chi utilizza Mac invece di Pc.

Oggi però vogliamo parlarvi di una novità che ha lasciato un po’ tutti sorpresi perché è evidente che rappresenti un downgrade per il programma che potrebbe molto presto prendere in considerazione l’idea di andare a reintegrare la funzione. Tutti l’abbiamo utilizzata prima o poi e risulta essere davvero comoda, eppure dai vertici di Microsoft hanno pensato bene di sopprimerla senza nemmeno avvisare nessuno. Andiamo dunque a scoprire cosa non potremo più fare con Word e a capire come il software ne esce decisamente depotenziato.
Word, cancellata funzione fondamentale
Avete mai utilizzato, mentre scrivevate un saggio o un pensiero su Word, il dizionario dei sinonimi direttamente dentro il programma? Bene, ora non lo potrete più fare perché Microsoft ha deciso di disabilitare, all’improvviso e senza preavviso, la funzionalità di Ricerca Intelligente. All’inizio di quest’anno l’azienda ha deciso di ritirare Smart Lookup, togliendo a sorpresa numerose funzioni utili al suo pubblico. Quello che colpisce di più è la possibilità di cercare il sinonimo di una parola presente nel testo facendo solo click sulla stessa con il tasto destro.

Se non volete ritirare fuori libri pesanti e meno smart da utilizzare, dovrete muovervi su internet alla ricerca di un tradizionale “vocabolario dei sinonimi” direttamente online. Una spiacevole sorpresa per chi si trova spesso a scrivere e che con questa funzione ha grande familiarità.
Sui social network è scattata una vera e propria polemica in merito a questa scelta di Microsoft, cosa che fa pensare che questa storia potrebbe avere un’altra puntata. Non è da escludere, infatti, che l’azienda, vista la grande mole di richieste, possa decidere di agire e reintegrare una funzione che in molti stanno lamentando. D’altronde ci rendiamo conto del valore delle cose solo quando le abbiamo perse e chi ci guadagna sarebbe decisamente imprudente qualora non se ne rendesse conto.